Ursus

simbolo dell'archeologia del mare. la sua storia e le proposte

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simbolo dell'archeologia del mare. la sua storia e le proposte

Angiolini Enzo


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La storia di questa singolare quanto utile costruzione nautica-meccanica si intreccia quasi con quella di questo secolo appena trascorso, per quanto riguarda Trieste: iniziato dall’Austria nel 1914 per un progetto originario di gru rotante, il pontone fu in realtà usato durante il primo conflitto come deposito di materiale per sommergibili. Le vicende belliche del 1° conflitto mondiale avevano comportato, con il sopraggiunto Trattato di Pace, uno sconvolgimento degli stati e dei confini in tutta Europa, inclusa la nostra Regione che aveva visto il subentro dell’amministrazione italiana a quella austroungarica. Utilizzato dopo la venuta dell’Italia ancora come pontone, appena nel 1925 si pensa di adibirlo alla sua funzione naturale, completandolo con i motori e l’attuale gigantesca gru. Era necessaria infatti un’enorme potenza di sollevamento per rendere possibile l’allestimento del grande transatlantico “Conte di Savoia”. I rotori degli stabilizzatori giroscopici completi di cassa e struttura d’imbrago pesavano circa 150 tonnellate l’uno. Si trattava di issare queste casse ad un’altezza di circa quaranta metri per portarle in corrispondenza di circa quindi mentri dalla murata della nave.
Ean / Isbn
978888915330
Pagine
112
Data pubblicazione
01/11/2007