Il testo ripercorre la storia della più significativa letteratura brasiliana "modernista" e "antropofagica", attraverso la riflessione critica sulla marginalità degli indios. Un fenomeno presente sia nelle foreste, divenute zone franche per cercatori d'oro e di altre ricchezze, sia nelle favelas che nelle anonime periferie. La forte identità del Brasile si perde e disperde sempre di più sotto il falso mito dell'integrazione sociale e culturale. L'autrice, Premio Pasolini 2008, ci offre così un prezioso contributo per una seria presa di coscienza di questo tema difficile e di forte attualità, non solo per il Brasile.
Data pubblicazione
31/03/2006