Venerdí o il limbo del Pacifico è la prima incursione di Tournier nella forma del romanzo filosofico-morale. Un remake di Robinson Crusoe scritta "da qualcuno che ha letto Freud, Sartre e Lévi-Strauss" (R. Queneau), ma che recuperandone esteriormente l'impostazione della trama ne capovolge radicalmente il senso. L'eroe settecentesco, che in Defoe prefigurava il colonialismo britannico, qui non riesce piú a trasformare la natura dell'isola con la sua razionalità industriosa e pianificante. Al contrario, viene iniziato dal selvaggio Venerdí verso una completa regressione allo stato "naturale", spinto ad abbracciare una dimensione esistenziale autentica e primitiva. I simboli e i miti della cultura occidentale naufragano assieme col protagonista e ci costringono a ridisegnare con ironia le consuete mappe di navigazione. L'edizione tascabile è arricchita di un episodio inedito per la prima volta tradotto in italiano.
Data pubblicazione
01/01/1994