La protesta contro le grandi navi a Venezia ha ormai varcato i confini della città diventando un «caso» mediatico tra i più eclatanti degli ultimi anni. Intrecciando punti di vista e professionalità diverse, il libro ripercorre gli eventi gettando nuova luce sull’intera vicenda, che assume i contorni di un’«invisibile» battaglia navale. Invisibile non certo per le proporzioni, ma per le modalità e i luoghi in cui davvero si combatte, e per la reale portata delle sue conseguenze. Non ultime le ricadute economiche del provvedimento che vieta dal 1° gennaio 2015 l’ingresso delle navi di stazza superiore a 96mila tonnellate dalla bocca di porto del Lido, assestando un duro colpo al crocierismo, tra i pochi comparti ancora ricchi e promettenti. L’indagine dei tre autori muove da una profonda conoscenza del territorio e delle sue dinamiche interne e si sviluppa su più fronti: dalla cronaca dei fatti, particolarmente attenta alle coincidenze temporali, e della loro presentazione attraverso i media (locali e non) all’esame delle strategie comunicative, psicologiche e culturali attorno a cui si è creato il «caso». Il risultato è un’analisi tutt’altro che scontata, che racconta – scrive Cesare De Michelis nella prefazione – «questa lotta sempre più radicale, ne descrive le più emotive motivazioni, raccoglie le proposte emerse nel corso del tempo per ridurre rischi e impatti, e suggerisce una meno ideologica riflessione a partire dalla coscienza che Venezia è da sempre e prima di tutto un porto, che questo porto negli ultimi anni sta vivendo una stagione di nuovo sviluppo e che, pertanto, si deve trovare un modo perché quel ruolo che è stato suo nei secoli venga salvaguardato come un valore non meno importante degli altri che vengono strumentalmente agitati».
Data pubblicazione
01/01/2014