Mitologia, storia, poesia e scienza hanno spaziato in lungo e in largo intorno ai venti gardesani. Il Garda, come tutti i grandi laghi continentali, possiede la caratteristica di una grande moderazione dei valori estremi delle condizioni climatiche, ma questo non lo tiene al riparo da un lungo elenco di venti che solcano le sue acque in lungo e in largo, prevalentemente in asse verticale. E' quindi un lago-palcoscenico per scene indifferentemente calme e tranquille, così come di furenti tempeste: ne sa qualcosa il re Juan Carlos di Spagna, che il 22 aprile del 1989 durante il varo di una barca da regata rischiò davvero grosso a causa di una bufera improvvisa e tremenda. La preziosa ricerca di Tullio Ferro è una vera e propria mappatura dei venti che accarezzano le sponde gardesane, da quelli più frequenti come il Balino di Tramontana o la Vinessa a quelli periodici e meno noti come il Sòver (Sòer) e l'Ora. Con la consueta arguzia Tullio Ferro fa parlare i venti in prima persona, regalandoci brevi e piacevoli racconti di storia e geografia gardesana.