All’alba di un giorno del mese di ottobre del 1901 Marcel Schwob parte da Marsiglia su una nave diretta a Ceylon; da lì proseguirà per l’Australia e poi la Polinesia. È diretto verso le isole Samoa, e più precisamente ad Apia, la capitale dell’isola di Upolu. Ma quale ragione conduceva uno scrittore così raffinato e così “cittadino”, anzi implacabilmente parigino, ad affrontare, pur gravemente malato, un simile viaggio? Il lungo viaggio, tra mille difficoltà, lo portò a contatto prima con l’Africa (Suez e Gibuti), che non gli piacque, poi con l’Australia, che gli parve orribile e desolata, infine con le isole dei mari del Sud, che nelle lunghe lettere alla moglie cominciano ad assumere un’aria sinistra. Ma fu a Samoa, e precisamente ad Apia, che il viaggio, concludendosi, assunse per certi versi l’aspetto di un beffardo tiro del destino: ammalatosi gravemente e sul punto di morire restò a letto, dopo pochi giorni dall’arrivo, e dopo aver fatto le visite di rito ai capi locali, esattamente come aveva fatto Stevenson circa dieci anni prima. Non riuscì a salire alla tomba. Lui, l’ammiratore di Stevenson, il critico che aveva colto gli aspetti innovativi e aperti al futuro della sua narrativa, erroneamente indicata come rivolta ai ragazzi, non riuscì a compiere quel gesto che lo avrebbe riconciliato con il suo doppio. A Samoa ha modo di conoscere le complicate vicende della guerra civile e il ruolo giocato dalle grandi Potenze. E a Samoa la presenza di missionari di tutte le confessioni gli fa capire l’opera di sistematica distruzione della civiltà indigena, talvolta, come aveva scritto Stevenson nelle pagine iniziali del suo Nei mari del Sud, in senso fisico attraverso estinzioni di massa, sempre attraverso l’imposizione di usi e costumi stranieri. Quasi sicuramente non aveva letto né conosciuto Conrad, il cui Cuore di tenebra era comparso nel 1899, ma sono molti i punti di contatto tra i due viaggi, quello nel cuore nero dell’Africa e quello nel paradiso perduto delle isole dei mari del Sud.
Data pubblicazione
20/10/2020