Viaggio ai confini del mondo 1865-1868

Viaggio ai confini del mondo 1865-1868

Ammannati Francesco, Calzolari Silvio


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È da poco passata la metà dell’Ottocento e il progresso sta travolgendo tutto il mondo, sia il nostro dell’Occidente sia quello dell’Oriente. In Europa e soprattutto in Italia siamo pervasi da un passato che fatica a diventare moderno, intrisi ancora da un’idea romantica e passionale risorgimentale. In quel momento storico, con Firenze capitale provvisoria dal futuro più che incerto, il governo decide di inviare una nave, la Pirocorvetta Magenta, in una crociera intorno al mondo per allacciare rapporti diplomatici e commerciali con i lontani imperi dell’Oriente. Scopo ufficiale della missione è quello di dare nuovo vigore all’industria setiera in difficoltà per i cattivi raccolti e al tempo stesso allineare l’Italia al destino degli altri paesi occidentali, creare nuovi mercati, colonie, in una parola: promuovere l’immagine della giovanissima nazione. Tra i partecipanti c’è un giovane e intraprendente naturalista, Enrico Hillyer Giglioli, che scrive un monumentale resoconto di questo mitico “viaggio intorno al Globo” durato tre anni, dal 1865 al 1868, oltre a lasciarci un assai raro album sul Giappone opera di Felice Beato. Gli autori si sono immersi, tuffati negli antichi libri di viaggio e atlanti, scorrendo una moltitudine di immagini che rappresentano un mondo perduto e soprattutto un modo dimenticato di vederlo. Da tutto questo materiale è nata l’idea di un viaggio immaginario ma fatto di dati reali, compiuto dagli autori come se fossero loro stessi imbarcati sulla Magenta e da ogni porto inviassero un “servizio” d’attualità e di costume, minuzie che la storia non registra, dove traspare l’inevitabile senno del poi, mitigato dall’assenza di riferimenti al presente. Ne viene fuori pertanto un libro “impossibile”, quale cioè all’epoca nessuno avrebbe potuto concepire: un cahier de voyage come si usava fare nel passato ma con uno sguardo d’insieme posteriore di 200 anni, dove si confrontano la fantasia e la bravura dell’ultima, ottocentesca, generazione di illustratori e incisori, con l’obiettività della macchina fotografica da poco inventa qui rappresentata dalle meravigliose stampe all’albumina colorate a mano di Felice Beato, attraverso il reportage di due nostalgici del viaggio di scoperta e d’avventura, lontano nel tempo e nello spazio.
Ean / Isbn
978887984544
Pagine
224
Data pubblicazione
01/01/2018