Nell'insenatura di Brandon, nel Dingle (Irlanda), una gran folla accorre ad augurare buon viaggio a Tim Severin e ai suoi quattro compagni. Alcuni ridono, altri si fanno il segno della croce. Sono in gran parte contadini e pescatori, frastornati da quei simpatici temerari che si accingono a sfidare l'Atlantico del Nord su una barca scoperta. Una barca di cuoio, per giunta. Più di un anno dopo, il 26 giugno 1977, Tim Severin e il suo equipaggio approdano a Terranova. La loro fantastica avventura dimostra come un monaco irlandese del VI secolo, Brendano, e pochi suoi confratelli potessero attraversare l'Atlantico, primi europei a metter piede in America. La tradizione relativa a San Brendano ha sempre dato filo da torcere agli storici. Molti, per trarsi d'impaccio, finivano per considerarla il racconto fantastico di un viaggio impossibile. Ma Severin è dell'opinione che gli studiosi dovrebbero verificare di persona le loro teorie, anche viaggiando avventurosamente, come seppe fare Thor Heyerdahl nelle celeberrime imprese del Kon Tiki e del Ra. Prima di mettersi in mare, Severin esamina gli antichi documenti sulla marineria irlandese. Su queste basi può costruire, insieme ai suoi amici, una barca di undici metri identica a quella descritta dalla leggenda di San Brendano. L'armatura di legno, connessa da giunture di cuoio, viene rivestita di quarantanove pelli di bue cucite a mano e spalmate di lanolina. Come poi una così singolare imbarcazione abbia retto alla prova dell'oceano, e reso possibile una delle più epiche navigazioni della storia moderna, ce lo racconta lo stesso Severin in questo libro. Il Brendano fu aggredito dalle tempeste, sfregiato dai banchi di ghiaccio, considerato con curiosità dalle balene (e con famelico interesse da un'orca, ingolosita forse dalle proteine dell'involucro), infine festosamente salutato dalla gente del mare lungo tutta la sua odissea verso il Nuovo Mondo. Corredato da fotografie scattate per la rivista National Geographic, Il viaggio del Brendano contiene 32 pagine di illustrazioni a colori, gran parte delle quali inedite, e 43 disegni di Trondur Patursson.
Data pubblicazione
01/01/1978