Alla fine del secolo ottavo, per ragioni ad oggi incomprensibili, alcune decine di migliaia di uomini, discendenti da popoli scandinavi che non avevano ancora fatto parlare di sé, intrapresero un’avventura che doveva, nello spazio di duecentocinquant’anni, condurli nei quattro continenti. Benché non vi sia mai stata né una nazione vichinga né un progetto comune, questi riuscirono a dominare, per circa tre secoli, una vasta parte dell’Europa occidentale, ad aprire vie commerciali attraverso la Russia e a raggiungere l’America cinquecento anni prima di Cristoforo Colombo. Capaci di adattarsi perfettamente alle diverse situazioni, i Vichinghi furono, a seconda delle circostanze, pacifici coloni, abili commercianti, pirati o temibili invasori. Rappresentarono anche l’una e l’altra cosa contemporaneamente. Furono i più grandi marinai e guerrieri del loro tempo e contribuirono, da pionieri, a far progredire l’Occidente che si affacciava alle soglie dell’età feudale. Appassionante, chiaro, autorevole, elegante e preciso, e nello stesso tempo erudito e apertamente didattico, il libro di Pierre Barthélemy fa rivivere "l’esplosione vichinga" in tutti i suoi aspetti. Opera esemplare, destinata al più ampio pubblico.
Data pubblicazione
01/01/1999