Nelson issò un segnale, con parole che saranno ricordate finché la lingua, e persino la memoria dell’Inghilterra dureranno: L’Inghilterra si aspetta che ogni uomo faccia il proprio dovere». «Emma Hamilton lo incatenava [...], suo padre ne era rattristato, sua moglie ne era afflitta, ed egli ne risentiva profondamente. Lady Hamilton esercitava su di lui un’autorità dispotica, ed egli non poteva vivere senza di lei: i suoi rimorsi lottavano invano contro la malìa di quella donna fatale». La vita del leggendario eroe inglese, la cui memoria è ancora vivissima nella swinging London dei nostri giorni, dall’entrata in marina all’età di dodici anni fino alla gloriosa morte nella vittoriosa e decisiva battaglia di Trafalgar, che assicurò alla Gran Bretagna il dominio dei mari. Formidabili descrizioni delle battaglie di Abukir, Copenhagen, Capo san Vincenzo e naturalmente di Trafalgar, e la brutta pagina dell’impiccagione dell’ammiraglio Francesco Caracciolo. Ed anche un grande libro di navigazione. Da l'Isola e il Marinaio: Vivere su un’isola significa non avere frontiere nate dai trattati o dalle convenzioni ma con-fini definiti dalla natura, e dunque immodificabili. [...] L’eroe britannico per antonomasia non poteva che essere un marinaio: Horatio Nelson si è presentato all’appuntamento nel po-sto giusto al momento giusto. E il suo mito, alimentato anche dal-l’epica di Southey che vi accingete a leggere, ha contribuito più di ogni altro in epoca moderna alla formazione della britishness, il carattere britannico così segnato dall’insularità.