All’origine di ogni branca scientifica esiste sempre un lungo percorso preparatorio, che affonda le sue radici nel mistico e nel mitologico: il mare è presente sin dai primi scritti lasciati dalle più remote civiltà, come presenza al contempo familiare e misteriosa. La storia della scienza del mare inizia con l’Oceanologia, intesa come studio e osservazione del mondo marino e dei suoi fenomeni, per approdare infine all’Oceanografia, vera e propria scienza codificata, legate l’una all’altra da un rapporto di continuità, che emerge distintamente in questo lavoro dove si ripercorrono le scoperte teoriche e tecnologiche tra impostazioni tradizionali, errori e grandi intuizioni. Questo volume, frutto della lunga strada percorsa insieme dall’Historical Oceanography Society e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, nasce dall’esigenza di tracciare le tappe della storia dell’Oceanografia dall’antica Grecia, dove maturano le prime riflessioni filosofiche sul mare e sulla scienza in generale che costituiranno la base di partenza per tutti gli studi successivi, fino al volgere del XIX secolo quando l’Oceanografia approda alla sua canonizzazione come scienza. Avvalendosi di oltre duecento testi che spaziano dal Cinquecento all’Ottocento e che soprattutto fanno riferimento allo studio delle maree, l’autrice ripercorre l’avanzamento della scienza e della tecnologia marina, guidando il lettore in un percorso di scoperte e pratiche, di grandi personalità e studiosi meno noti, di tradizione e innovazione. Arricchito da un prezioso repertorio iconografico e da una corposa bibliografia questo volume offre un’occasione preziosa: affacciarsi su una storia affascinante e sorprendente, quella dello studium del mare, inteso innanzitutto come passione, quindi come studio e scienza.