Perché il nostro linguaggio tecnico di terra e di mare deriva dal pelasgo, comune ai greci ed ai latini, sarà bene sollevare la mente alle classiche fonti originali dei nostri maggiori, anzi che sottometterla alla servile dipendenza dei moderni idiomi stranieri; d'onde è venuta sempre, e crescerebbe sempre più, la nostra confusione. Gli esempi della Crusca, e degli altri Maestri, s'intendono qui ripetuti, dove solamente qualcuno sarà aggiunto, quando speciale convenienza lo richieda; volendosi brevemente discorrere coi marinari e co' soldati alla maniera del Baldinucci cogli artisti. Se lo studioso lettore desidera piena contezza delle voci tecniche, inserite opportunamente in ciascuna definizione, si addestri al maneggio, e ricorra al corpo del Vocabolario. Più ciascuno troverà, che non crede, anche delle voci dimenticate o neglette della ricchissima e bellissima lingua nostra, essendosi in questo lavoro, con nuovo metodo, composte insieme le ragioni alfabetiche a suo luogo, e le metodiche dovunque occorre, pel richiamo perpetuo di ciascuna specie al suo genere, e di ciascuna parte al suo tutto.
Data pubblicazione
01/11/1987