Nella storia della letteratura il viaggio occupa uno spazio ben definito, nel quale predominano i romanzi legati alla vita di mare. Veri e propri giganti di questo genere letterario sono Melville, Conrad e Pratt - autore, quest'ultimo, per la cui produzione Umberto Eco ha coniato la definizione di "letteratura disegnata". Di essi vengono qui analizzate la vita e le opere, tra suggestioni personali e riferimenti alla critica. Ne emergono luoghi e personaggi che testimoniano l'amore di questi autori per l'avventura, tanto da spingerli ad attraversare gli oceani, e il piacere per il racconto, nel quale hanno riversato il loro vasto bagaglio di esperienze personali. Con la morte di Pratt, avvenuta nel 1995, si è probabilmente interrotta una tradizione narrativa che, a partire dal XVIII secolo, ha riempito d'incanto le menti di intere generazioni, affascinate da quanto di esotico e fantastico i romanzi e i racconti di viaggio sapevano offrire. Il tempo in cui le carte geografiche presentavano degli spazi bianchi è ormai lontano. Tutto è stato esplorato, e il turismo di massa ha trasformato in sgomento il magico momento della partenza, in fatica estenuante il pellegrinaggio verso luoghi lontani, cancellando definitivamente la figura romantica dell'errante senza meta.
Data pubblicazione
01/02/2006