Utilizzate inizialmente dagli Stati costieri per affermare lo sfruttamento esclusivo delle risorse alieutiche, le zone di pesca tendono a configurarsi come un valido strumento di governance che, attraverso la conciliazione di interessi economici, sociali e ambientali, può colmare il vuoto di regolamentazione che le forme di cooperazione tradizionali (in particolare le Organizzazioni Regionali di Pesca), soprattutto in mari caratterizzati da condizioni morfologiche, ecosistemiche e politiche complesse come il Mediterraneo, non sono riuscite a risolvere e può garantire, al tempo stesso, un sistema sostenibile.
Data pubblicazione
01/12/2009