Il testo nasce dall’occasione avuta dall’autore di venire a contatto fisico con gli incartamenti, sigillati, della preliminare inchiesta ministeriale che fece seguito alla collisione avvenuta tra la T/Nave Andrea Doria, nostra ammiraglia nel 1956 della marina mercantile, e il rompighiaccio svedese Stockholm, e per l’interesse che l’affondamento del grande transatlantico a poche miglia dal porto di New York suscitava in chi, per professione, doveva attendere alla quotidiana verifica della sicurezza sulle navi mercantili, nazionali e straniere, che si trovavano a scalare i nostri porti commerciali.
Data pubblicazione
02/02/2014