Valoroso combattente nella Seconda Guerra Mondiale, Capo di Stato Maggiore della Marina in tempi difficili e primo sostenitore di quelle Leggi Navali che dagli anni '70 in poi hanno garantito l'esistenza stessa della Forza Armata, Virgilio Spigai è ben noto al pubblico per lo stile e i contenuti delle sue opere, in cui la scoria navale si intreccia al tema del Potere Marittimo, spiegato all'uomo della strada come ai maggiorenti della Nazione. A 45 anni dalla scomparsa dell'ammiraglio Spigai, l'Ufficio Storico della Marina Militare propone, prima nel suo genere, la sua autobiografia in forma di romanzo. "Lo Spigai, che scrive in modo gradevolissimo, e un uomo intelligente e civile": così, recensendo nel 1949 il suo volume dedicato all'epopea dell'isola di Lero, Dino Buzzati definì in pochi tratti l'Autore. Basterebbe questo lasciapassare letterario e ancor più morale a garantire la bontà di un'opera che è al tempo stesso testimonianza di un'epoca e di una generazione, formatasi in quell'Accademia Navale in cui la fotografia del giovane Spigai, "sciabola d'onore", è tuttora di esempio agli allievi. La Marina non può che ringraziare il suo antico Capo per questo ulteriore lascito, fatto di umanità e forza di volontà, la storia di un ragazzo che, come egli stesso racconta, obbedì, venendone ripagato, al richiamo delle onde del mare: "Vieni con noi, ti daremo tutto il mondo". Ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone
Data pubblicazione
20/10/2021