Dove sono i confini del mondo? Gli antichi popoli mediterranei li avevano posti alle Colonne d’Ercole, gli Egizi alle fonti del Nilo. Le imprese degli esploratori e dei navigatori li fecero retrocedere fino alla scoperta di tutte le terre emerse, e allora gli uomini ritennero di aver conquistato tutto il «loro» mondo che divisero in cinque continenti. Ci fu chi immaginò, persino chi progettò il viaggio alla conquista di altri pianeti, ma nessuno si rese conto dell’esistenza di un sesto continente immenso e sconosciuto, che giaceva, per tre quarti del globo, sotto il mare. La Spedizione Subacquea Italiana nel Mar Rosso ha iniziato l’esplorazione e lo studio di questo «continente», con metodi e mezzi tecnici di tipo nuovo, e io sono certo che i risultati acquisiti saranno di grande interesse per tutti gli specialisti. Ma è importante che queste notizie non rimangano patrimonio di pochi. É importante che tutti si abituino a pensare al mare in modo nuovo, domestico, così come tutti si sono abituati, in pochi anni, all’idea di volare. Per questo motivo, io sono grato a Folco Quilici per l’intelligente divulgazione letteraria e cinematografica del nostro lavoro e di talune mie conclusioni. Con la diffusione di opere come questa, maturerà tra non molto una nuova valutazione del mondo dell’uomo. La superficie del mare non sarà più un confine violato da pochi audaci, e il territorio sommerso sarà per tutti la semplice continuazione della terraferma. Ai bambini si regalerà l’autorespiratore come oggi la bicicletta, e a tutti sarà chiaro perché io chiami «sesto continente» il territorio, oggi ancora sconosciuto, che ha inizio sulla riva del mare. Presentazione di Bruno Vailati
Data pubblicazione
01/12/1954