La griglia, per me, è sempre stata un trespolo traballante da riempire di carbonella e da utilizzare in piena estate, sudando copiosamente, su cui annerire delle salamelle, o seccare dei wurstel, o abbrustolire della carne, rigorosamente di maiale. Ispirato da un unico dogma: più era marcato il sapore di fumo, meglio era venuta la grigliata! Finché non ho conosciuto Mauro. Si muoveva con disinvoltura in una struttura spettacolare, organizzata e confortevole, con l’ausilio di accessori a me sconosciuti, utilizzando gli ingredienti più svariati. Il risultato? Piatti appetitosi e originali, un vero trionfo di colori, sapori, odori, con un’unica comune caratteristica: l’utilizzo del Fuoco ! Ma quello era il Paradiso, non l’Inferno! Ho così imparato che ogni cosa può essere grigliata, con le corrette modalità (credetemi, quando ho visto gli acini d’uva sulla graticola ho avuto un mancamento), e si tratta sempre di una cucina semplice, sana e divertente, alla portata di tutti.
Data pubblicazione
01/02/2011