Capitale e strumento di lavoro, quasi patria, è per il pescatore, la barca. Essa ha/orme diverse e funzionali, ma tutte ispirate all’antichissimo mondo mediterraneo, universalmente riconosciuto come culla della civiltà. Fortunatamente, la costruzione di barche da pesca , in legno, con sistemi tradizionali, può contare ancora, anche in Sicilia, su alcuni cantieri specializzati, disseminati sulle coste dell'Isola, ma i "maestri d'ascia" ci sono ancora. Inoltre, nella cultura figurativa tradizionale, come ha sottolineato in un suo studio Gabriella D'Agostino, le decorazioni ed i simboli dipinti sulle imbarcazioni costituiscono un "corpus" controllabile e definito, con occhi, pesci, cavallucci marini, santi, sirene, cuori, stelle. Ma le barche sono altresì fonte di ispirazione pittorica , hanno avuto un ruolo importantissimo Ira gli "ex-voto" ed infatti quelli marinari sono tra i più suggestivi, sono presenti altresì nella iconografia religiosa cristiana ed, incisivamente, nella letteratura di ogni tempo e di ogni latitudine . A molti di questi spunti ha attinto l 'autore nel preparare la presente ricerca, che si inserisce perfettamente nella collana delle sue pubblicazioni, ispirate alla marittimità. Il Centro" Pastore" , in linea con l'azione culturale, svolta ormai da molti anni, ritiene opportuno incoraggiare questa iniziativa, principalmente allo scopo di sensibilizzare le giovani generazioni alla conoscenza degli strumenti di lavoro di ieri ed alla riscoperta delle nostre nobilissime tradizioni marinare.
Data pubblicazione
01/01/1998