Barche tipiche trapanesi nella tradizione degli ex voto

Barche tipiche trapanesi nella tradizione degli ex voto

Monteleone Pietro


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L'intento di questa pubblicazione è quello di far conoscere e riscoprire la storia della marineria trapanese, a partire dal XV secolo, attraverso le sue barche, le maestranze che le hanno realizzate e i suoi culti religiosi associati al mare ed inoltre quello di mettere in evidenza il duro e rischioso lavoro dei pescatori e dei marinai tramite le tavolette votive presenti nel Santuario della Madonna di Trapani, ripercorrendo così un itinerario del patrimonio popolare del nostro recente passato, fatto di storia e di tradizioni, da non dimenticare. Sono state studiate ed analizzate le tipiche imbarcazioni trapanesi, la cui presenza nel nostro territorio è antica, alcune vi hanno avuto origine, che rappresentano non solo parte della memoria della comunità ma anche un patrimonio che comprende saperi, capacità e mestieri. La scoperta che tali imbarcazioni siano state, per diversi secoli, le protagoniste del nostro territorio con la loro assidua e numerosa presenza nel nostro porto, è il frutto di una lunga, paziente e minuziosa ricerca condotta attraverso la consultazione di una vasta bibliografia, di diversi archivi fotografici e dei registri di classificazione dei velieri, attraverso le visite al Santuario della Madonna di Trapani, al Museo Pepoli, all'Archivio di Stato di Trapani, alla Biblioteca Fardelliana, alla Capitaneria di Porto di Trapani e Palermo, per poi essere completata negli antichi cantieri navali trapanesi con le interviste ai pochi costruttori, mastri marina, ancora attivi. È stato estrapolato numeroso e prezioso materiale documentale e fotografico, poi rielaborato con coerenza conducendo, in particolare, un'analisi contenutistica e fotografica degli ex voto a carattere marinaro conservati all'interno del Santuario della Madonna di Trapani. Barche, quelle raffigurate, utilizzate sia per la pesca che per i traffici che hanno solcato per secoli il Mediterraneo lungo innumerevoli rotte e che hanno contribuito, oltre agli scambi culturali con altri popoli, in modo incisivo e determinante anche allo sviluppo della città, la cui economia, sin dalle sue remote origini, è stata indissolubilmente legata al mare e alle sue preziose risorse, tonno, corallo e sale. Le comunità dei pescatori e dei marinai, contribuendo con devozione alla realizzazione di chiese, cappelle ed opere d'arte, hanno avuto nei secoli un ruolo importante nella storia culturale ed artistica della città falcata. L'augurio è che questo lavoro possa essere uno strumento per far conoscere un passato recente eppure dimenticato e che inoltre possa servire a suscitare l'interesse, specie tra i giovani, nei confronti delle nostre nobilissime tradizioni marinare che, in tempi passati, resero opulenta la città di Trapani. Come scrive il sig. Michele Galletto: "È una parte di storia che ci appartiene e quindi come le altre nostre storie è importante non cancellarne le tracce e fare in modo che sia resa pubblica. La nostra memoria non deve essere dispersa" L'autore.
Ean / Isbn
978888027000
Pagine
420
Data pubblicazione
20/06/2021