Il bragòsso, diffuso fino alla seconda guerra mondiale in migliaia di esemplari e oggi virtualmente scomparso, costituiva l'imbarcazione da pesca per antonomasia in tutto l'alto Adriatico. Nel volume vengono minuziosamente ricostruiti la struttura e l'armo di questo inconfondibile natante, sulla scorta sia di fonti iconografiche e modelli d'epoca, sia di accurati rilievi ricavati dagli ultimi relitti malinconicamente abbandonati lungo le rive e i fondali lagunari. Ma, soprattutto, grazie al recupero dei sèsti e delle sàgome co-struttivi, nonché dello straordinario patrimonio di tecniche empiriche arcaiche da sempre perpetuatosi nell'ambito della cantieristica navale minore, ancora in gran parte conservato nella memoria degli ultimi squerarioli, a lungo interrogati dall’autore. Un ampio glossario, che integra opportunamente i repertori esistenti raccogliendo e riordinando con dovizia di voci inedite le peculiari locuzioni presenti nella parlata dei costruttori navali lagunari, costituisce una delle acquisizioni di questo impegnativo studio, che ha consentito altresì di evidenziare la presenza di variazioni più o meno accentuate, nella "linea" e nelle proporzioni, ascrivibili sia all'epoca e al luogo di costruzione del natante, sia al gusto estetico del maestro d'ascia e alle specifiche esigenze del committente. L'opera si configura quindi non solo e non tanto quale ricerca d'archivio, bensì quale inedita e sistematica indagine sul campo, con l'intento di contribuire alla conservazione di un patrimonio di cultura orale che, per la sua stessa natura, nel volgere di pochi anni sarebbe andato irrimediabilmente perduto.
Data pubblicazione
01/05/1993