L'opera prende in esame l'evolversi storico delle marinerie cinesi e giapponesi fra i secoli XVI e XVII, mettendone in luce le specificità e le relative trasformazioni nel complesso panorama internazionale dei mari estremo_orientali, raggiunti dalle potenze navali europee. Queste ultime, approdando alle «Indie Orientali», si trovarono dinanzi ad una rete di traffici ben articolata e saldamente consolidata, che i navigli estremo_orientali, ed in particolare cinesi, percorrevano da sempre: fu grazie alla mediazione cinese che poterono gradualmente inserirsi nei circuiti internazionali. Pur attestandosi quali interlocutori di rilievo nei traffici marittimi dell'Estremo Oriente, gli europei non vi giocarono il ruolo di protagonisti assoluti, ma furono il più delle volte dipendenti dalle marinerie cinesi. Espressione di un'Europa dilaniata dalle conflittualità intestine proprie di quei secoli, che pure ebbero un'eco non tenue in quei mari lontani, le grandi Compagnie e marinerie europee chinarono il capo al mercantilismo cinese.
Data pubblicazione
01/05/2007