Chi ha inventato il sottomarino e quando ciò è avvenuto? A questa semplicissima domanda non è possibile dare una risposta. Per certo si sa che l'idea del sottomarino è antichissima perché deriva da un meccanismo psicologico tipico dell'essere umano: il più debole non accetta di subire la prepotenza del più forte, ma cerca di ricorrere all'intelligenza, all'astuzia, al coraggio, per supplire alla mancanza di potenza e per colpire l'avversario di sorpresa nel suo punto più debole. Come va giudicato il sommergibilista: un uomo coraggioso e temerario oppure un vile che non vuole combattere a viso aperto? E la guerra subacquea è un esempio di lotta estrema oppure un tipo di combattimento "bon pour des Algèriens e des corsaires", come diceva l'ammiraglio Decrais? Il dibattito è rimasto vivo e appassionato per secoli. In realtà la guerra subacquea fin dall'inizio è stata un tipo di lotta molto moderno. Niente belle divise, niente fanfare e bandiere spiegate, niente azioni cavalleresche, cariche impetuose, imprese eroiche dei singoli, ma intelligenza, silenzioso dominio delle proprie emozioni, tecnicismo raffinato, glaciale determinazione a colpire fulmineamente il bersaglio assegnato, qualunque esso sia. Alessandro Turrini narra l'evoluzione tecnica del battello subacqueo dalle origini fino ai modernissimi sottomarini, sottolineando l'importanza strategica di quest'arma nella storia moderna.
Data pubblicazione
01/05/2006