Gwenaël avrebbe potuto raccontare che già da piccolo raccoglieva chili di cozze sulle coste natali della Bretagna, avrebbe anche potuto confessare il piacere incommensurabile nello scorticarsi le dita sulla roccia, o nel farsi maltrattare dalle sue sorelle perché raccoglieva quelle troppo piccole… Avrebbe potuto spiegare il fascino che nutriva per questo bivalve giallo ma... niente di tutto ciò! Se Gwenaël può inghiottirne chili, non chiedetegli di parlarne perché, lo ammettiamo senza tanti giri di parole, ha un’attrazione gustativa per la cozza.“La cozza non è la mia specialità!”, comprenda chi può… La cozza, grande star della Braderie di Lille, è il mollusco più consumato in Francia. Nel 2009, le moules-frites sono state elevate a piatto preferito dei francesi al posto del couscous. È tutto dire! Delle quattro varietà che si possono trovare in Europa, solo la cozza di allevamento ha ottenuto in Francia la Denominazione di Origine Controllata, marchio che riconosce ufficialmente la qualità gustativa del prodotto e permette di proteggerne la produzione. Quale che sia la varietà di cozze che deciderete di preparare, fate attenzione che siano vive al momento dell’acquisto, ossia perfettamente chiuse o, se sono semiaperte, che si richiudano a contatto con la punta di un coltello. Le altre, quelle che sono rovinate o che rimangono chiuse dopo la cottura, sono da eliminare definitivamente. Prima di prepararle, mettete le cozze in acqua fredda, strofinatele con cura ed eliminate le barbe con un coltello appuntito. Conservatele nella parte bassa del frigorifero, ma è molto meglio mangiarle il giorno stesso dell’acquisto. In Francia vengono consumate ogni anno quasi 80.000 tonnellate di cozze ed esistono quasi 80.000 ricette per prepararle… Eccone dieci, le dieci migliori secondo Gwenaël, elaborate e perfezionate da Nadine, Thierry e Mario che si sono prestati come assaggiatori.