Non si può parlare di un’unica cucina dell’Emilia Romagna, bensì di un crogiuolo di cucine, nate da influenze, dominazioni e situazioni geografiche diverse, che hanno dato vita a un patrimonio gastronomico estremamente variegato. Da sempre il mare ha rappresentato la fonte principale di sostentamento per gli abitanti della Riviera romagnola. Si tratta di una tradizione culinaria di matrice povera e popolare, di una cucina in cui l’ingrediente più utilizzato è il pesce azzurro. Sgombri, sardine e acciughe, ma anche poveracce e cozze, primeggiano tra le ricette romagnole, pesce che abbonda nell’Adriatico, una volta destinato a nutrire i più poveri.
Data pubblicazione
01/05/2013