L’autore si distingue per il suo amore alla storia pisana in ogni tempo, fino ai giorni nostri, avendo scritto ben 26 opere su Pisa. A questo va aggiunta la sua passione per le tradizioni storiche della città, in primo luogo per il “Gioco del Ponte” (già comandante del Gioco), ma anche per la Regata delle Antiche Repubbliche Marinare, di cui oltreché figurante di rango è stato anche consulente in oltre quarantasei edizioni della splendida manifestazione. Il saggio appena compiuto e dato alle stampe sintetizza in maniera brillante la storia della Repubblica di Pisa dopo la disastrosa battaglia della Meloria fino alla conquista, dopo lotte e congiure, della Città di Pisa da parte dei Fiorentini (1406). È una descrizione puntuale quasi anno per anno e famiglia contro famiglia, con gli esiti che hanno portato l’amata e nobile Città all’annientamento politico ed economico, che tuttavia non incise stranamente sui valori artistici, con la realizzazione ed il completamento di mirabili opere architettoniche in periodi successivi alla sconfitta con Genova. Pisa tuttavia nel secolo successivo all’occupazione fiorentina ebbe uan seconda giovinezza grazie all’intelligenza di Cosimo I de’ Medici, che fondò nel 1561 con sede nella Città, l’Ordine Sacro Militare dei Cavalieri di S. Stefano, che per tre secoli combatté il turco sul Mediterraneo, ottenendo grandi successi navali, comprovati dalla più grande collezione di bandiere moresche, conservate oggi nella monumentale Chiesa di S. Stefano dei Cavalieri.
Data pubblicazione
01/06/2013