Quando Giuseppe Tucci, l’esploratore che scoprì e divulgò la cultura tibetana, conobbe Eugenio Ghersi, ufficiale medico della Regia Marina, esperto di cartografia, fotografia e archeologia, non esitò a chiedergli di affiancarlo nelle sue imprese sugli altipiani himalayani. Il giovane marinaio, fu esonerato temporaneamente dal servizio sulla cannoniera Carlotto, che in quel momento operava in Cina. I suoi diari delle imprese tibetane del 1933 e 1935 sono stati pubblicati più volte. Il libro «Eugenio Ghersi - Un Medico di Marina sulle vie del mondo» del comandante Flavio Serafini, fondatore e direttore del Museo Navale Internazionale di Imperia e autore di numerosi volumi sulla marineria tradotti in varie lingue. «Le imprese tibetane del marinaio imperiese sono affascinanti anche perché lui comprese e condivise molti principi della cultura asiatica - spiega l’autore - Io ho voluto contestualizzarle raccontando le altre vicende della sua vita che hanno attraversato più di mezzo secolo della storia italiana ». Un modo anche per onorare il gesto affettuoso di Ghersi che gli ha affidato oggetti, documenti e fotografie ora conservati al Museo di Imperia.
Data pubblicazione
10/01/2020