Protagonisti di questo libro sono i fiumi sotterranei italiani e più in generale le acque delle zone carsiche. Il fenomeno è di grande rilevanza: circa un quarto dei territori montani e collinari è costituito da rocce carsificabili, la cui permeabilità non consente lo scorrimento idrico in superificie. Privi di acque esterne, i massicci carsici si comportano come gigantesche spugne in cui il prezioso liquido è accumulato e trattenuto per essere restituito là dove la struttura geologica ne determina l’affioramento. Sono allora veri e propri fiumi che all’improvviso emergono da profondità abissali: in alcuni casi, i più spettacolari, sono corsi d’acqua già formati e maturi che scompaiono sottoterra per ricomparire, arricchiti da ignoti affluenti, a molti chilometri di distanza e talvolta con un altro nome; più spesso si tratta degli apporti di bacini profondi, riuniti dall’incessante confluire delle gocce che percolano lungo le fratture, in un viaggio nel buio assoluto che costituisce un’importante tappa nell’eterno ciclo dell’acqua.
Data pubblicazione
01/01/2000