Finalmente in libreria il primo studio organico sulle galeazze veneziane, vere e proprie “capital ships” nella Veneta Marina tra il 1571 e la fine del ‘600. Le galeazze erano ritenute talmente “strategiche” dal governo della Serenissima da venir costruite in apposite “tese”, coperte e lontane da occhi indiscreti, dell’Arsenale di Venezia in modo che le potenze avversarie non riuscissero a copiarle e produrre imbarcazioni dello stesso valore. Anche gli studi che le riguardarono furono sempre protetti dal “segreto di stato” così che ben poche immagini o documentazioni sono pervenute fino a noi, causando – al giorno d’oggi - una scarsa conoscenza del loro sviluppo e del loro utilizzo. La potenza di fuoco sviluppata da queste navi e la loro adeguata mobilità, sia a remi che a vela, unite ad un’ottima protezione e all’impiego di equipaggi qualificati, volontari o comunque stipendiati, permise loro di affrontare innumerevoli confronti con le navi avversarie senza mai subire perdite. Le galeazze esordirono con una strepitosa affermazione nella battaglia di Lepanto (1571), che diede loro una fama anche superiore alla loro effettiva potenza, e furono poi usate con successo in decine di scontri navali per tutto il XVII° secolo. Un nuovo, interessante capitolo della storia navale mediterranea: la ricostruzione dell’ambiente veneziano in cui nacque l’idea di queste navi, le discussioni e gli studi che portarono al loro progetto nonché la genesi, l’impiego e le migliorie applicate durante il loro utilizzo nei 150 anni in cui furono operative. Con 83 immagini a colori, 22 in bn, 5 inserti speciali formato A3 orizzontale (42x29,7) con i piani costruttivi di una galeazza seicentesca, oltre a 20 disegni tecnici, piantine ed elaborazioni di documenti originali.
Data pubblicazione
01/03/2010