L’orizzonte luminoso del mare Mediterraneo domina e in certo senso condiziona l’intera esistenza di Giuseppe Garibaldi, anche nei molti anni di lontananza dall’Europa, quando osserva e naviga altri mari, conquistandovi la sua prima fama di eroe. È l’orizzonte che gli si presenta quando si affaccia alla vita nella casa supporto di Limpia, a Nizza, e quando gioca, bambino, sulle sue rive e banchine; l’orizzonte in cui si perde, a Caprera, il suo sguardo di morente, attraverso una finestra aperta sull’azzurro dell’Arcipelago maddalenino. Il Mediterraneo, le sue rive, i suoi porti, i suoi popoli costituiscono lo sfondo caratterizzante e il medium fatidico della sua esperienza, fino all’ultimo progressiva, lo spazio dove il suo mito si è amplificato e capillarmente diffuso, ogni volta reinterpretato in una varietà eterogenea di contesti e vicissitudini politiche. I saggi raccolti in questo volume considerano e ritraggono luoghi e ambienti che hanno rappresentato tappe miliari o comunque significative nel mobile e zigzagante percorso mediterraneo di Garibaldi; guardano alla vocazione marinara che egli avvertì fin da giovanissimo, dominato da un’ansia di libertà ben presto tradottasi in obiettivo concreto di emancipazione politica della patria e di tutti i paesi oppressi; analizzano la sua personale visione “mediterranea”; ricostruiscono prospettive e vicende di altri soggetti e co-protagonisti, nella cui percezione il Garibaldi eroe e “Generale della libertà” di per sé evocava fascinosi scenari mediterranei e speranze di redenzione.
Data pubblicazione
01/06/2009