Chi ha seguito lo sviluppo dello yachting italiano nel periodo tra la fine della prima guerra mondiale e la prima partecipazione italiana alla Coppa d'America, non può non rendersi conto di quanto abbiano contribuito a tale progresso anche quelle opere minori che hanno dato alla vela italiana una immagine più completa e non soltanto legata ai successi agonistici e al progresso tecnologico. E un fenomeno accaduto in non molti Paesi, come sempre guidati in questi sviluppi dalla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti. Accanto ai nuovi libri, e qui non possiamo non mettere in evidenza quanto abbia giovato alla vela italiana la pubblicazione del volume del centenario dello Yacht Club Italiano, sono sorte nel nostro Paese varie iniziative che hanno rievocato momenti particolari dello sviluppo della vela italiana. Sarà preziosa per tutti specialmente per coloro che desiderano rievocare immagini di un tempo certamente irripetibile, questa incredibile raccolta di fotografie che Carlo Tagliafico ha con tanta pazienza di ricercatore capace ed avveduto realizzato, illustrata dalla precisa documentazione che Tino B. Delfino ha saputo mettere insieme. Tutte fotografie, a volte forse un poco ingenue, che danno un quadro di estremo interesse a quello che è stato senza dubbio il periodo più notevole dello sviluppo dello yachting italiano tra la fine della prima guerra mondiale e l'inizio del secondo dopoguerra. Fotografie che dovranno diventare patrimonio comune per tutti coloro che, anche sotto una documentazione fotografica, hanno sentito il bisogno di esprimere i loro sentimenti e i loro ricordi. Genoa Jib non ha solo il profumo del tempo perduto, ma anche il sapore di tanti ricordi che illuminano la nostra giovinezza. Carlo Tagliafico e Tino B. Delfino si sono resi benemeriti di un'opera che senza la loro attiva ricerca sarebbe stata destinata a sparire per sempre. A nostro avviso si tratta di un'opera fondamentale per chi avrà il tempo e il modo in futuro di ricostruire ed affrontare un momento così importante per tutta la vela italiana. Beppe Croce