Italia deve essere potenza terrestre o marittima?

Italia deve essere potenza terrestre o marittima?

Manfredi Cristoforo


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Se l'Unione Europea, così come è stata definita a Maastricht, sarà una realtà nei tempi previsti, l'Italia, una volta entrata, che parte vi avrà? Quale sarà il peso della partecipazione italiana? L'Italia diverrà eurocentrica o nella sua nuova veste europea rappresenterà gli interessi mediterranei e marittimi dell'Europa unita? Nel nostro Paese vi sono oggi forze e interessi, rappresentati da taluni ambienti della politica, dei media, di alcune attività economiche, di alcuni settori militari e diplomatici, della cultura e della ricerca e altro che spingono verso una decisa mittel-europeizzazione del Paese. Ma è interesse dell'Italia, abbandonare la sua posizione e i suoi interessi naturali verso Il Mediterraneo e la parte meridionale del mondo, per divenire un'appendice di un'Europa troppo germanocentrica, rinunciando a ogni sua innata specificità che potrebbe essere di grande interesse per l'Europa stessa? Si ripropone ancora una volta, come in tutto il suo passato unitario, il dilemma se l'Italia debba essere una potenza terrestre/continentale oppure una potenza marittima. Nel corso della sua storia ha cercato, con molto velleitarismo, di essere entrambe le cose, senza mai riuscirei. Oggi, in vista dell'Unione Europea, si propone un nuovo favorevole momento per una scelta ben definita. Da un punto di vista strategico lo scritto di Cristoforo Manfredi, a quasi un secolo di distanza, è ancora oggi illuminante. Esso serve a riflettere soprattutto sulle nuove condizioni di sicurezza dell'area geopolitica e geostrategica in cui l'Italia è inserita. Molto di un suo nuovo peso internazionale, specie nel progetto collettivo di sicurezza e di difesa dell'Unione Europea, le può proprio venire dalla sottolineatura delle sue specificità mediterranee e marittime anziché da attrazioni continentali. Il commento al testo, dovuto a Riccardo Nassigh, uno dei più fini e obiettivi studiosi di militanza cattolica del pensiero strategico, pone in luce gli aspetti più attuali del problema e induce il lettore a un'attenta riflessione su quelle che potrebbero essere le scelte più opportune per l'avvenire del nostro Paese.
Ean / Isbn
97888303102
Pagine
110
Data pubblicazione
20/09/1996