L'Italia è un paese geologicamente giovane e molto attivo, ci dice Mario Tozzi, caratterizzato per larghissima parte del suo territorio da un forte dissesto idrogeologico. Se questa è la situazione, qual è il ruolo dell'uomo? O, più precisamente, esistono, da parte dell'uomo, comportamenti virtuosi che possono tamponare le manifestazioni della natura e, al contrario, comportamenti sbagliati che peggiorano condizioni già di per sé fragili? Specie in alcune regioni d'Italia sembra che l'uomo, lungi dal tener conto della conformazione del territorio, si sia adoperato quasi sistematicamente a porre in atto misure di sicuro impatto negativo che conferiscono a una struttura idrogeologica instabile il carattere catastrofico che ha assunto in tempi recenti: dal soffocamento degli spazi di naturale espansione dei fiumi in piena, all'abusivismo edilizio. È proprio ora di cambiare atteggiamento, di rendersi conto che l'uomo, con il suo intervento, è spesso direttamente responsabile delle tragedie che poi lo colpiscono. Italia fragile offre una mappatura delle zone più a rischio e contemporaneamente una riflessione sulle possibilità di recupero e prevenzione che istituzioni, ma anche singoli cittadini, devono attuare per garantire la conservazione del nostro paese.
Data pubblicazione
20/10/2023