Che cos'è il training autogeno? Va sotto questo nome un insieme di tecniche psicoterapeutiche fondate sull'autodistensione da concentrazione e capaci di influire positivamente sul sistema neurovegetativo e perciò di controllare e di ripristinare il buon funzionamento di organi, e di sistemi di organi su cui si scarichino le tensioni e i conflitti psichici. Queste tecniche furono elaborate fra il 1908 e il 1912 da Johannes Heinrich Schultz, psichiatra tedesco. La dottoressa Gisela Eberlein, una sua allieva che dal 1950 esercita con grande successo la psicoterapia basata sul training autogeno (ha avuto in cura ormai più di ventimila persone), espone in queste pagine con chiarezza i fondamenti e le applicazioni del metodo. Chi intende venir a capo di disturbi funzionali d'origine nervosa (cuore, circolazione, stomaco), di stati d'ansia, di distimie depressive, chi vuole ritrovare la calma, dormire meglio, godere di una migliore concentrazione e determinazione nell'affrontare i propri compiti quotidiani può, trovare un aiuto prezioso nella pratica di questi esercizi. L'efficacia degli esercizi, distinti secondo crescenti livelli di complessità, è pari alla capacità di concentrazione e autodominio: come dire che chi si sottopone al training autogeno è tenuto a prendere direttamente in carico se stesso, in un atteggiamento positivo che rende via via possibile guardare le cose con occhio diverso, acquisire un coraggio nuovo di vivere, senza per questo perder di vista le cose nella loro realtà.
Data pubblicazione
01/10/2014