Nel corso della terza guerra d’indipendenza, il 20 luglio 1866, la flotta italiana affrontò quella austriaca, riportando, malgrado la superiorità numerica, una rovinosa sconfitta che costò tra l'altro al comandante, ammiraglio C. P. Persano, un processo davanti all'alta corte di giustizia e la radiazione dalla marina. Sebbene cinquantacinque anni prima ci fosse stata un'altra battaglia nelle acque di Lissa, quella del 1866 è rimasta nell'inconscio collettivo della gente adriatica come la battaglia navale per eccellenza. Fu infatti questa la prima battaglia affrontata dalla flotta militare del neocostituito Regno d’Italia; e fu anche il primo scontro di navi corazzate che la storia della marina militare ricordi. Fu anche una battaglia europea, nel senso che si batterono rappresentanti di tutti i popoli dell'impero austro-ungarico e, quindi, tedeschi, boemi, ungheresi, croati, italiani ed altri. In particolare il grosso degli equipaggi "austriaci" era costituito da dalmati, istriani, veneti e triestini.
Data pubblicazione
01/07/2004