Spesso si tende a dimenticare che dietro a ogni numero si nasconde un nome, un volto, un cuore palpitante di vita. Quello che mi ha sempre affascinato è il bagaglio umano dei singoli marinai che hanno popolato le navi della nostra flotta. Come si viveva a bordo di una corazzata o di un cacciatorpediniere della Regia Marina? Cosa si provava mentre in battaglia si era esposti al fuoco dei grossi calibri nemici? Quali erano i concitati sentimenti di un naufrago che vedeva affondare la propria nave? Penso che la risposta a tutte queste domande possa venire soltanto da chi certi tragici momenti di storia italiana li abbia vissuti e sofferti in prima persona. Questo è stato lo scopo della mia ricerca: dare voce a chi non ha mai avuto voce, ascoltare chi con umiltà ha tanto da dire e non ha mai detto.
Data pubblicazione
01/06/2007