Nati all'inizio del secolo scorso come forza rapida di intervento imbarcata sulle navi americane, i Marines sono oggi divenuti parte integrante dell'identità e della cultura popolare statunitense: le loro gesta durante la seconda guerra mondiale, in Corea e in Vietnam evocano infatti scenari bellici «estremi» (lo sbarco su una spiaggia in mano nemica, la controguerriglia nelle foreste subtropicali, il recupero dei superstiti nella giungla a bordo degli agilissimi elicotteri «Sea Stallion») nell'immaginario collettivo. Oltre a tecniche di addestramento che permettono di formare combattenti coraggiosi e versatili, il corpo dei Marines - sorta di esercito nell'esercito - ha messo a punto alcune delle più brillanti innovazioni tattiche della storia militare recente, dalla guerra anfibia alla manovra di accerchiamento con truppe aviotrasportate. Ma in un mondo che cambia con rapidità vertiginosa, anche questa élite «guerriera» ha imboccato la strada di una profonda riorganizzazione. Tom Clancy, dopo Stormo da caccia e Cavalleria corazzata, propone ora un incontro ravvicinato con i nuovi Marines, descrivendone in modo dettagliato - ai limiti del segreto militare - la vita quotidiana, le sofisticate tecniche di reclutamento e di addestramento, i «ferri del mestiere» (equipaggiamento, armi pesanti e leggere, mezzi di trasporto), senza trascurare l'analisi della speciale branca della Marina che si occupa del trasferimento di queste truppe in prossimità degli obiettivi. E ci mostra come la vera «arma segreta » dei Marines non sia un prodotto dei laboratori di ingegneria militare, ma sia piuttosto un particolare «ethos», quello spirito di corpo fatto di alte tradizioni militari e dell'orgoglio che nasce dalla coscienza d i essere in prima fila nei momenti più critici del proprio paese. Chiude il libro la rappresentazione - non si sa quanto fantascientifica o lucidamente anticipatrice - di due ipotetici teatri di guerra internazionali nei quali l'intervento dei Marines risulta ancora una volta decisivo.