Nella ricerca condotta dalla SDA dell'Università Bocconi si è invece assunto un concetto di «imprenditorialità» come «nuovo modo di intraprendere qualsiasi tipo di attività umana per poter realizzare le finalità istituzionali adattando le azioni a una realtà in continuo cambiamento». Un concetto, questo, che si conforma a tutti i tipi di attività umana organizzata, da quella posta in essere per aumentare la ricchezza economica (impresa) e quella posta in essere per realizzare la tutela dell'ambiente naturale e un godimento da parte dell'uomo della «risorsa ambiente» che non causi il degrado e la progressiva distruzione della risorsa stessa. Proporre un «modello imprenditoriale» di gestione di un Parco Nazionale significa quindi: 1. riflettere sulle finalità che ne hanno determinato l'istituzione e sulle funzioni a esso attribuite; indagare le condizioni in cui si svolge oggi l'attività dell'Ente Parco, condizioni di tipo sociale, istituzionale ed economico; individuare le modalità di gestione ritenute più idonee a perseguire le finalità, tenendo conto delle condizioni attuali e future, ossia «storicizzando» e «contestualizzando» le finalità; 4. suggerire criteri di gestione tali da garantire una «economicità duratura», dato che: da un lato l'ambiente naturale conservato è un «bene» che ha un valore economico sempre più elevato per una società che rischia di distruggere tale bene con i suoi distorti modelli di sviluppo; dall'altro una più elevata autonomia sul piano economico, la capacità di autofinanziamento, costituisce la migliore garanzia di autonomia decisionale e di possibilità di perseguire i propri fini. La proposta di un modello imprenditoriale di gestione intende quindi suggerire interventi capaci di realizzare nuovi e sempre più dinamici equilibri tra «conservazione» e «godimento» della risorsa ambientale, tra «tutela dell'ambiente» e sua «messa a disposizione in modo controllato» nel presupposto che, in presenza di un mondo in rapido e continuo adattamento, debbano essere modificati le logiche e i criteri di gestione per evitare che un’interpretazione astorica delle finalità del Parco porti a scavare un solco profondo tra Ente e società circostante.
Data pubblicazione
01/01/1992