Navi da guerra italiane internate alle Baleari dopo l'8 settembre

Navi da guerra italiane internate alle Baleari dopo l'8 settembre

Marenco Giuliano


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Questa è la storia, pressoché sconosciuta, delle navi incaricate di recuperare i naufraghi della corazzata Roma, affondata dai Tedeschi il 9 settembre 1943. Recuperati i naufraghi, quelle navi, cariche di morti e feriti, perso ormai il contatto con il grosso della squadra, ripararono alle Baleari, dove furono contro il loro volere internate dalle autorità spagnole. L’internamento delle 5 navi (altre due si autoaffondarono) con oltre 1200 uomini durò 16 mesi attraverso tensioni con gli Spagnoli, dissensi politici interni fra monarchici e fascisti, difficoltà alimentari e disciplinari. Costante fu la spinta del comandante della squadriglia, capitano di vascello Giuseppe Marini, per la liberazione dall’internamento e il ritorno in Italia. Finalmente, grazie soprattutto agli sforzi dell’ambasciatore americano a Madrid, un arbitrato teleguidato mise fine all’internamento il 15 gennaio 1945. Oltre a ricostruire la partenza della flotta da La Spezia e l’attacco aereo tedesco che provocò l’affondamento della nave ammiraglia Roma, il libro riporta alla luce in parallelo, gli episodi svoltisi alle Baleari, che toccavano direttamente la vita dei marinai, e le vicende diplomatiche relative alla sorte delle navi, vicende che si svolgevano principalmente a Madrid. Si fonda su documenti degli archivi dell’Ufficio Storico della Marina (in primo luogo il rapporto di permanenza del comandante Marini) e dei ministeri degli Esteri di Roma e di Madrid. Sono state utilizzate anche le memorie degli ambasciatori americano e britannico accreditati presso Franco.
Ean / Isbn
978884880849
Pagine
336
Data pubblicazione
01/11/2010