Nazario Sauro, nato nel 1880 a Capodistria nell'Istria allora austriaca, si dedicò sin da giovanissimo al mare e ad attività patriottiche italiane. Allo scoppio della prima guerra mondiale si arruolò volontario nella Regia marina italiana con il grado di tenente di vascello. Catturato dall'Austria nel 1916, venne processato per alto tradimento e impiccato a Pola. Il volume, scritto dal nipote con suo figlio, narra la sua vicenda umana, politica, militare e ideale. Frutto di ricerca e di documenti, testimonianze e ricordi di casa Sauro, alterna il racconto rigoroso delle vicende con riflessioni, spunti, idee degli autori sul loro antenato e sull'oggi, realizzando così un affresco vivido del marinaio Nazario Sauro. Nel volume si parla di libertà, ribellione, giustizia, generosità, solidarietà, responsabilità, sogni, passioni. E in più c'è il mare Adriatico. Banco di scuola per Sauro quando salvò un piroscafo dal naufragio; amico e confidente quando lo aiutava a penetrare nei porti nemici; traditore quando s'incagliò sullo scoglio della Galiola. Ne esce un ritratto dell'eroe capodistriano intenso e commovente, che ne mette in risalto la semplicità d'animo e lo spirito leggendario, in tutto il suo breve ma intenso percorso di vita: la sua passione per il mare, la sua ricerca costante della libertà e della giustizia.
Data pubblicazione
01/11/2013