Nei mari del Sud (1896) è un reportage sulla vita delle isole del Pacifico e dei loro abitanti, scritto da Stevenson durante il suo viaggio e sua permanenza in Polinesia. Stevenson teorizzatore di una letteratura della fantasia e dell'inconscio in queste pagine si fa da parte per lasciare il posto allo studioso, scrupoloso e attento a ricostruire dall'interno una cultura diversa e inesplorata che, come tale, deve essere raccontata e non giudicata. Anche quando l'autore descrive pratiche per noi inconcepibili, come l'antropofagia, le categorie dell'"eccentrico" e dello "strano" scompaiono per fare spazio a un occhio capace di osservare e di spiegare la realtà in base al suo linguaggio di segni. Ma accanto al naturalista e reporter, Stevenson rimane grande scrittore: lo testimoniano le descrizioni di luoghi dalla natura vibrante e rigogliosa, i brani in cui il lettore è trascinato dal racconto, la galleria di personaggi indimenticabili che fanno di quest'opera meno nota un gioiello degno della migliore produzione stevensoniana.
Data pubblicazione
01/01/1994