Il 12 ottobre del 1492, quando Cristoforo Colombo sbarcò sulle rive dell'America, le misure del mondo cambiarono. Nessun altro avvenimento ha mai avuto conseguenze tanto grandi sul corso della nostra storia. Ma chi era Colombo? Come era riuscito a convincere i re di Spagna a finanziare una spedizione in cui nessuno, tranne lui, credeva? Come era arrivato a trasformarsi da semplice marinaio genovese in ammiraglio del mare Oceano? E, soprattutto, è vero che quando la Nina, la Pinta e la Santa Maria salparono dal porto di Pàlos per andare oltre gli estremi confini del mondo conosciuto Cristoforo Colombo non sapeva di muovere verso un continente nuovo? È proprio vero che pensava soltanto di aprire una via nuova verso l'Asia di Marco Polo e che scoprì l'America senza volerlo? Oggi tutti gli enigmi sembrano risolti. Nel giugno del 1990 una caravella identica alla Nina, anch'essa tutta in legno, solida, bassa sull'acqua, rivestita di pece nera e senza nessuna comodità moderna né moderni strumenti di navigazione, ha ripercorso quel fantastico viaggio. L'equipaggio era costituito da giovani spagnoli capitanati dal professore di storia navale Luis Miguel Coin Cuenca, che per sedici anni ha studiato il Diario di bordo di Colombo, accompagnati in questa avventura dallo scrittore John Dyson e dal fotografo Peter Christopher, che hanno ricostruito tutto il percorso della vita di Colombo da Genova ai suoi primi viaggi nel Mediterraneo, in Inghilterra, in Portogallo, fino alle lontane coste dell'Islanda. Come l'antica caravella, la nuova Nina ha raggiunto le isole dei Caraibi in venti giorni e con il vento in poppa: ma la rotta che ha seguito è molto diversa da quella che fino a oggi i libri di storia davano per certa. Come dimostra questo sorprendente libro, splendidamente illustrato con le fotografie di tutti i luoghi toccati dalle tre caravelle, le mappe dei percorsi, i disegni delle navi in uso all'epoca e importanti documenti storici, Cristo-foro Colombo aveva mentito sulla sua vera rotta, che in realtà non puntava direttamente a ovest ma molto più a sud. E, soprattutto, aveva mentito sul vero motivo che lo portò a sacrificare gli anni migliori della sua vita negli sforzi di convincere la regina Isabella a finanziarlo: la sua non era una semplice speranza, ma una certezza. Il più famoso marinaio di tutti i tempi non si imbatté per caso in una terra sconosciuta: Cristoforo Colombo sapeva dove stava andando e sapeva che cosa avrebbe trovato.
Data pubblicazione
01/01/1991