Nostromo (che sottintende i due significati di nostromo come sottufficiale e nostro uomo) è un esule italiano che ha raggiunto il suo grado per delle speculazioni riuscite e per la sua fama di uomo molto coraggioso. Il soprannome di Nostromo gli è stato dato dal suo capo, il capitano Mitchell, e ha praticamente soppiantato il suo vero nome, Giovanni Battista Fidanza (che, in italiano arcaico, significa fiducia). Ritenuto incorruttibile dal señor Gould, gli viene richiesto di nascondere l'argento dai rivoluzionari. Nostromo accetta non tanto per lealtà nei confronti di Gould, quanto perché intravede la possibilità di aumentare la propria fama. Alla fine è Nostromo, insieme ad un dottore e ad un giornalista che operano per motivi personali, che ha la possibilità di riaffermare in un certo qual modo l'ordine a Sulaco. Sono loro a convincere due signori della guerra ad aiutare Sulaco a separarsi dalla Costaguana per proteggerla da altri eserciti. Nostromo l'incorruttibile è la figura chiave nel mettere in moto l'azione. Nell'universo conradiano, comunque, quasi nessuno è incorruttibile. Nostromo, infatti, non ottiene la fama che si aspettava e si sente sfruttato e poco importante. Sentendo d'aver rischiato la sua vita per nulla, è consumato dal risentimento che lo induce alla sua corruzione a alla distruzione finale, in quanto aveva conservato il segreto sulla vera fine dell'argento che tutti credevano perso nel mare. Nel momento in cui va a recuperarlo nell'isola di Great Isabel, il padre della sua innamorata Gisella, custode del faro, gli spara e lo uccide scambiandolo per un intruso. Il custode era stato anche indotto all'errore dall'altra figlia Linda, gelosa, a cui Nostromo si era promesso in sposo sul letto di morte della suocera. L'argento non può così più essere trovato
Data pubblicazione
01/01/1997