La guerra di secessione americana è da ritenersi il primo conflitto moderno del XIX secolo, perché con essa si introdussero alcune innovazioni tecnico-tattiche che avrebbero profondamente influenzato i conflitti futuri. Ciò è particolarmente vero soprattutto nel campo delle operazioni navali, in cui assume grande importanza il ruolo del potere marittimo nordista che si dimostrò, spesso, elemento risolutore nell'applicazione della strategia globale unionista. Già verso il 1850 i progressi della tecnologia industriale avevano avuto un impatto ben definito nel campo navale e le prime applicazioni pratiche si ebbero proprio nella guerra civile americana, per tutte basta ricordare l'avvento della corazzatura e della propulsione meccanica a elica, presenti sui bastimenti delle Marine di entrambi i contendenti. In effetti, fu proprio dalle operazioni navali fra Nord e Sud che prese le mosse l'alterna competizione fra cannone e corazza, destinata a durare praticamente fino alla seconda guerra mondiale e a estendersi anche nella guerra terrestre. Le motivazioni che portarono, prima alla secessione del Sud e poi alle ostilità, furono di natura ideologica, politica e soprattutto economica con gli Stati del Nord aventi interessi per lo sviluppo industriale e quelli del Sud per un'economia basata sull'agricoltura e sulla coltivazione del cotone. Nel campo navale le due parti in lotta dovettero comunque impegnarsi nel realizzare uno strumento bellico moderno e adeguato che tenesse in considerazione le innovazioni tecnologiche del tempo. In particolare le operazioni navali della guerra di secessione americana si articolarono in attività differenziate: dal blocco contro il Sud all'impiego di mine, dalle operazioni fluviali a sostegno di offensive terrestri alla guerra di corsa sugli oceani. Dovettero tuttavia passare alcuni decenni prima che gli insegnamenti pratici di quel conflitto venissero messi a frutto dalle Potenze navali del XIX secolo, seguendo un processo di maturazione oltremodo lungo che doveva avere il suo punto di arrivo nel primo conflitto mondiale; forse, la lezione più importante e significativa che se ne trasse fu che l'esercizio del potere marittimo, apparentemente raggiungibile da qualsiasi Nazione, anche grazie al passaggio dalla propulsione velica a quella meccanica, era in realtà fortemente dipendente dalle risorse economiche di uno Stato e fu in virtù di quest'aspetto che il Nord riuscì vincitore.
Data pubblicazione
01/05/1993