Calma olimpica, nervi saldi e sangue freddo nelle situazioni di estrema difficoltà ed alto rischio. Così Ferruccio Bravi, curatore del volume, descrive Emilio Bianchi, operatore dei mezzi d’assalto della Marina Militare Italiana durante la seconda guerra mondiale. Colui che nell’epica notte del 19 dicembre 1941 nel porto di Alessandria d’Egitto, con la sua abilità nel manovrare i cosiddetti “maialini”, siluri subacquei a lenta corsa, il suo sangue freddo e il suo grande amor di patria, fece crollare il mito della superiorità britannica sui mari. Un eroe a cui in passato è stato consegnato l’alto riconoscimento della Medaglia d’Oro al valor militare, ma che domani raggiunge un altro traguardo importante: le cento candeline. Per lui, uomo di montagna trasferito al mare – è originario di Sondalo. Una storia personale interessantissima che Bianchi stesso, più di 15 anni fa, spinto da amici ed estimatori, ha messo nero su bianco, raccontandola nelle “Pagine di diario 1940-1945” : dal periodo toscano dell’addestramento alla scuola di Bocca di Serchio, alla discesa in guerra dell’Italia, dalle operazioni intorno al porto di Gibilterra all’intervento ad Alessandria d’Egitto, compresi poi tutti gli anni della prigionia, fino a tornare un uomo libero. Un testo ambito dagli storici e ricercato da quanti sono appassionati delle imprese belliche legate al secondo conflitto mondiale, giunto alla terza ristampa.
Data pubblicazione
01/02/2012