L'ltalia protegge in varie forme solo il 5,18% del territorio nazionale, contro il 16,7% della Gran Bretagna e il 44,4% della Germania. Questo dato da solo costituisce lo stimolo per approfondire il tema della protezione della natura in Italia e all'estero. Gli autori propongono un'idea di parco in equilibrio tra una concezione puramente naturalistica e una più specificamente urbanistica. Cioè parchi naturali strettamente protetti e vaste zone di pre-parco soggette a una pianificazione urbanistica attenta che regoli le attività antropiche. In questa ottica vengono analizzati i parchi nazionali istituiti e quelli "in itinere", fornendo inoltre un quadro completo delle leggi e delle normative nazionali in materia di conservazione e protezione dei beni e dell'ambiente naturale. Con descrizioni rapide ma esaurienti passano in rassegna i parchi nazionali dallo Stelvio alla Calabria, dalle Dolomiti Bellunesi all'Aspromonte. L'analisi approfondisce poi le caratteristiche, le competenze e il peso delle diverse esperienze dei parchi regionali, mettendo in luce i casi positivi del Piemonte, della Lombardia, del Trentino, dell'Emilia e della Toscana. Le considerazioni conclusive sono affidate al raffronto con alcune esperienze concrete di protezione della natura e tutela dell'ambiente in ambito europeo della Germania sino al Portogallo passando attraverso il Belgio, la Francia, la Gran Bretagna, la Grecia, i Paesi Bassi e la Spagna.
Data pubblicazione
01/01/1995