Attorno a questo semplice interrogativo si è incentrato, agli inizi degli anni '90, un acceso dibattito tra fautori di una gestione dei parchi assolutamente "naturale" e fautori di una gestione conservazionista "antropizzata". La ricerca di "standard di naturalità" per una gestione delle aree parco non è perciò scontata, perché le implicazioni e i conflitti che l'istituzione di un parco ingenera sono molteplici, dato che la sua principale finalità è sempre e comunque la conservazione, alla quale sono direttamente soggetti la crescente domanda sociale di natura, i meccanismi determinati dallo sviluppo, le modalità amministrative e gestionali. Questo testo riunisce una serie di materiali e di questioni che normalmente si trovano dispersi presso fonti diverse, organizzandole secondo il filo di un ragionamento che intende ricongiungere tra loro i principi generali della moderna protezione, un quadro di tecniche di valutazione strettamente legate alla formazione dei parchi e una rassegna di casistiche di piani e modalità gestionali sperimentate in Italia, Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti e Canada. Una guida di immediata utilità, presentata dal ministro Edo Ronchi, per i responsabili degli enti di gestione e degli organismi pubblici, per professionisti e tecnici del settore, docenti, studenti e utenti. Un libro che intende fornire elementi base per la formazione degli strumenti di pianificazione-gestione esistenti (piano del parco, regolamento, piano pluriennale socio-economico ecc.) e la redazione di nuovi strumenti operativi - spesso molto diversi da quelli comunemente usati nella pianificazione ordinaria - così necessari al superamento dei conflitti uomo-natura, per il perseguimento degli obiettivi indicati dalla Legge Quadro sulle Aree Protette e la salvaguardia delle aree più preziose del nostro patrimonio ambientale.
Data pubblicazione
01/01/1999