Il libro ripercorre le travagliate vicende politiche, istituzionali, normative dei 7 anni trascorsi dall'entrata in vigore della legge quadro sulle aree protette. Fa da sfondo la stagione che ha preceduto l'approvazione della legge e che vide impegnate, come ha ricordato il capo dello Stato alla recente Conferenza Nazionale delle Aree Protette, soprattutto le Regioni. Le due fasi sono viste nel loro intreccio e nelle loro differenze, ed anche nei rischi che presenta una situazione in cui il raccordo e la collaborazione tra i vari livelli istituzionali, centrali e decentrati presenta non poche difficoltà. Le riforme costituzionali ed in particolare l'attuazione della legge Bassanini offrono da questo punto di vista . una grande opportunità ad un sistema istituzionale che, anche per quanto riguarda le aree protette, ha manifestato in questi 7 anni scarsa capacità operativa ed una accentuata predilezione per l'accentramento e la gestione di tipo burocratico. Se ai notevoli risultati conseguiti, grazie all'impegno delle Regioni prima e dello Stato poi, non seguirà ora una rinnovata capacità di cooperazione per costruire un sistema nazionale di aree protette, c'è il rischio che le aspettative createsi in tanta parte dell'opinione pubblica si trasformino in un vero e proprio boomerang. Il libro offre sotto questo profilo uno spaccato puntuale e documentato delle posizioni, dei problemi e dei contrasti che caratterizzano la situazione ed animano il dibattito ed il confronto. L'autore, direttore della rivista Parchi del Coordinamento Nazionale dei Parchi e delle Riserve Naturali, a cui aderiscono oltre 100 aree protette e istituzioni, che in questi anni ha partecipato attivamente al dibattito politico-culturale sui temi della protezione, mette qui a frutto dimestichezza e conoscenza dei problemi, unita - il che non guasta - alla verve polemica tipica della sua terra, la Toscana.