Non di soli dentici e sogliole, trote o naselli vive la cucina regionale di pesce. Ci sono anche l'agone, l'arzilla, il cicerello, la granseola, il suro, l'ombrina, la palamita, il fasolaro, il piè di pellicano, il salmerino e altre 150 specie - di mare, di lago e di fiume - qui descritte, raccontate e messe in pentola. Tornano così alla luce, attraverso le ricette dettate da chi le prepara quotidianamente in osteria, secondo utilizzi culinari diversi da nord a sud, da est a ovest, varietà e preparazioni dimenticate, zuppe e guazzetti, fritti e umidi, primi e piatti unici, attraverso una selezione che vuole riportare sulle tavole anche varietà oggi ingiustamente trascurate, dalle cicale ai gô, dalle tracine al pesce prete. Senza dimenticare gli abitanti delle acque dolci - trote, carpe, storioni, persici, pesci gatti -, anch'essi ben presenti nella memoria gastronomica italiana. E, nell'ottica di un approccio consapevole al piacere della buona tavola, date le condizioni particolarmente critiche dei mari e di diverse specie di pesci, alcuni consigli per sollecitare un atteggiamento più responsabile nei confronti degli esemplari a rischio di estinzione, modificando le nostre abitudini di acquisto e di consumo. Completano il libro cenni storici, aneddoti, curiosità e tutta una serie di informazioni relative a famiglie, acquacoltura, caratteristiche nutrizionali e tecniche di conservazione, tipi di pesca, criteri di scelta, operazioni di pulizia, preparazioni.
Data pubblicazione
01/02/2010