Straordinario narratore di vicende avventurose che hanno avvinto intere generazioni di lettori, Robert Louis Stevenson si rivela qui poeta sensibile e raffinatissimo, dalla versificazione limpida e sciolta, perfetta nel ritmo e nel dettato. Improntati a una legge semplicissima, che vuole il poeta simile a un amanuense, umile trascrittore di suoni, questi versi - tratti dalle raccolte Underwoods, Songs of Travel e New Poems - sono di un'inesplicabile modernità. La traduzione in unità temporali e sonore di ciò a cui l'orecchio del poeta ha prestato ascolto avviene con tale innocente naturalezza che mai il visibile si deforma in ossessioni oniriche, né si complica in deliranti elucubrazioni, trasfondendosi invece in immagini terse e piene. Vi è tuttavia in queste visioni una purezza sconcertante, che lascia intravvedere zone oscure, dove la matassa di un inquieto esistere s'aggroviglia in nodi inestricabili, isole ignote «come la terra che il marinaio all'alba racconta, lontana, e non sa quale».
Data pubblicazione
10/11/1986